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venerdì 13 gennaio 2017

Perché Pasolini era “Eretico e Corsaro”

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


La copertina del volume di Carlo Picca - 106/110 Sandro Penna.

Perché Pasolini era “Eretico e Corsaro”

Di Carlo Picca

Carlo Picca, pugliese, si è laureato in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Bari. Dopo esperienze in campo scolastico come insegnante, ed editoriale come consulente letterario, attività che ancora svolge per alcuni autori ed editori, nel 2011 ha deciso di aprire una libreria a Rutigliano (Ba), che conduce con passione organizzando eventi letterari ed artistici rivolti al pubblico di ogni età, fra cui laboratori didattici, letture animate, incontri con Autori. Dal 2011 è iscritto come pubblicista all’Ordine dei Giornalisti di Puglia ed ha collaborato per quattro anni, come caporedattore, con il network pugliese La Voce del Paese. Attualmente scrive articoli per alcuni magazine nazionali che si occupano di cultura e ha da poco pubblicato, per FaLvision Editore, un saggio critico sperimentale sul Poeta italiano Sandro Penna.

Ha deciso di intraprendere l’esperienza di blogger su Libreriamo intendendo proporre spunti di riflessioni sul mondo dei libri e dell’editoria, nonché recensioni e consigli per la lettura.

(L'opera è di Dimitris Lamprou. L'artista prossimamente esporrà le sue opere ad Atene) 


Cari Amici, questo mese abbiamo incontrato Bruno Esposito, per scambiare con lui qualche battuta sulla sua vita e sulla sua attività di curatore del Gruppo Fb Pasolini Eretico & Corsaro, luogo virtuale di condivisione attenta e di testimonianza importante sull’intera produzione del poeta di Casarsa.


Bruno, come, quando e soprattutto perché nasce questo spazio?


Le pagine Eretiche e Corsare, dedicate a Pier Paolo Pasolini, nascono da un incontro casuale in rete. Nel 2007-08, attraverso una serie di commenti sui nostri rispettivi blog, incontrai Angela Molteni che, nel 2010, mi convinse ad entrare a far parte della comunità di facebook. Da quel momento iniziò una collaborazione molto stretta. Nel 2012 Angela mi inserì come curatore in “Pasolini.net“, il più grande sito web, da lei creato, interamente dedicato all’intellettuale (dopo la morte di Angela, è sparito dalla rete) e sempre nel 2012, Angela ed io abbiamo dato vita al blog “pasolinipuntonet.blogspot.com” che oggi è ospitato presso il Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Alla fine del 2012 le nostre strade si sono separate, ma la passione è rimasta e, quindi, alla fine di quell’anno è nato Eretico e Corsaro, sia come pagina Facebook che blog. La pagina Facebook che oggi è curata da un gruppo di editori ( Io, Giovanna Caterina Salice, Daniele Cenci, Daniela Tuscano, Maria Vittoria Chiarelli, Loretta Fusco, Lucia Genito, Alessandro Barbato, Simona Zecchi, Franceca Tuscano ecc…) nasce con l’intento di far conoscere e mantenere vivo il pensiero, attraverso la sua opera, di uno dei nostri maggiori intellettuali del trascorso secolo. Il nostro principale obiettivo sono i giovani che poco conoscono, per i motivi che tutti sappiamo, questo attualissimo intellettuale tanto ostacolato nel suo lavoro dal potere. Pasolini poeta, narratore, saggista, giornalista, regista… personaggio scomodo, amato… odiato… processato, perseguitato con sistematico accanimento giuridico, infangato, barbaramente ammazzato per quella sua grande capacità di saper essere contro, può ancora dire qualcosa soprattutto ai giovani. Per questa ragione, la rete è il luogo perfetto per quest’incontro e i social offrono la possibilità, attraverso il loro linguaggio diretto, sintetico, di comunicare con tanta gente ed in modo particolare proprio con le nuove generazioni. Lo scopo del nostro lavoro è generare curiosità, voglia di approfondire.

Personalmente trovo preparatissimo il lavoro che fai e fate nella diffusione dell’opera di Pasolini, di tutti i suoi centomila e passa aspetti, e lo fai e fate con una umiltà ed eleganza che apprezzo molto, qui vorrei farti la domanda difficile, e forse banale, ma provo ugualmente a portela, se dovessi raccontarci la lezione più grande che Pasolini ci ha lasciato ?


La lezione più grande che abbiamo ereditato da Pasolini è saper comunicare per essere veramente compresi: “La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi”. Oggi, nell’era della comunicazione, in quanti riescono comunicando ad essere veramente compresi? Pasolini ci ha anche prospettato la sua grande visione critica rispetto al mutamento politico-economico, che tutti noi oggi possiamo constatare nei suoi molteplici nefasti aspetti. La sua denuncia dei cambiamenti antropologici generati dalla cultura consumistica, restata inascoltata allora, oggi viene ripresa e riconosciuta ovunque. Tutti riconoscono il potere devastante che esercita la comunicazione dei media e l’effetto omologante che detto potere produce sulle masse : Pasolini aveva previsto, con straordinaria capacità di analisi, il passaggio da persona a consumatore e tutte le conseguenze che questo passaggio comportava. Può essere considerato pertanto un grande osservatore e non certamente profeta . In sostanza ci ha fatto comprendere che tutto nella vita è poesia, e che tutto può essere guardato ed espresso poeticamente.
...

Per continuare a leggere l'intervista, clicca QUI.




Curatore, Bruno Esposito

Collaborano alla creazione di queste pagine corsare:

Carlo Picca
Mario Pozzi
Alessandro Barbato
Maria Vittoria Chiarelli
Giovanna Caterina Salice
Simona Zecchi

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