"Le pagine corsare "
dedicate a Pier Paolo Pasolini
Eretico e Corsaro
Suggestioni onomasiologiche nel casarsese di Pier Paolo Pasolini
Ce fastu?
numero 16
31 dicembre 1945
pag. 27 e 28
( © Questa trascrizione da cartaceo, è stata curata da Bruno Esposito )
L' ironia, e, meglio, l' umorismo che ritma il discorso comune degli abitanti di Tarcento e San Daniele è fondamentalmente il medesimo che per gli abitanti di Casarsa e Valvasone; ma quaggiù c'è quella vivacità veneta ché impedisce i pregnanti indugi sulle vocali e la lentezza furbesca delle interrogazioni.
Direi che qui molta limpidità del parlato friulano si è ottenebrata nella nuova pronuncia senza circonflessi, è il lessico intatto si indebolisce nel ritmo di un discorso poco musicale e accentuato intensivamente, che mette in mostra più che altrove la rozzezza e spesso la volgarità dell' uomo semplice. Questo è lo scotto che il casarsese paga al crudele Tagliamento, che lo abbandona inerme alla spaziosa pianura, dove echeggiano le parlate del Veneto più immemore.
E' dunque nella pronuncia che l'eventuale onomasiologo deve ascoltare il cuore del casarsese; vista scritta la parola del ostro friulano nulla aggiunge ad una parola del friulano centrale,. se non richiami aridamente glottologici.