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martedì 31 ottobre 2023

1971 - Dacia Maraini intervista Pier Paolo Pasolini per Vogue Italia - L'infanzia di Pasolini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




L'infanzia di Pasolini
Dacia Maraini intervista Pier Paolo Pasolini

1971, Vogue Italia

Il pezzo è contenuto anche nel volume dei Meridiani Saggi sulla politica e sulla società, curato da Silvia De Laude e Walter Siti.   



Sei nato a Bologna, vero? In che anno?

Nel 1922.

Qual è il primo ricordo che hai della tua infanzia? 

Mi ricordo di quando avevo un anno. Ricordo la camera dove dormivo. Era la sala da pranzo e la mia culla stava in un angolo addossata al muro. Di fronte c’era una grande alcova di legno dove dormiva la mia nonna. Ricordo anche un divano che poi ci ha seguiti per tutta la vita. Il bracciolo di questo divano si rovesciava e scopriva la struttura di legno. Io su questo legno disegnavo con la matita un’automobile e la chiamavo Ru-pepé.

"Corriere della Sera", 3 novembre 1975 - Il corpo straziato dello scrittore ritrovato su uno spiazzo a duecento metri dal mare.

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





Pasolini assassinato a Ostia..


L'omicida (17 anni) catturato confessa..Il corpo straziato dello scrittore
ritrovato su uno spiazzo a duecento metri dal mare.


di Ulderico Munzi

"Corriere della Sera", 3 novembre 1975
ritrovato su uno spiazzo a duecento metri dal mare.


ImmagineRoma, 2 novembre 1975 - Pier Paolo Pasolini è stato ucciso. E' accaduto stanotte a Ostia, a duecento metri dal mare. La scena del delitto è uno sterrato deserto su cui sorgono delle squallide casupole abusive, quasi delle baracche. Lo scrittore è stato massacrato a colpi di bastone. Poi l'assassino ha schiacciato il suo corpo steso a terra nella polvere con le ruote di una automobile. Chi ha agito in modo così spietato è un ragazzo di 17 anni e 4 mesi, un ragazzo di borgata. Si chiama Giuseppe Pelosi, abita sulla Tiburtina. Sembra uno di quei tragici giovani descritti da Pasolini: magro, slanciato, altezza media, volto ancora infantile ma marcato, capelli ricci. Giuseppe Pelosi, arrestato dai carabinieri, ha confessato al giudice il suo crimine:
«Mi ero inferocito e l'ho colpito sempre più forte e quando l'ho visto a terra sono corso alla macchina e sono passato sopra di lui».