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sabato 8 gennaio 2022

Due domande a Pasolini a cura di Fr. Pal. - L'Avanti 23 dicembre 1965, pagina 3

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Due domande a Pasolini a cura  di  Fr.  Pal. 

L'Avanti 23 dicembre 1965
pagina 3


Prima domanda:
In che cosa  le  « autentici­tà »  di  Moravia  si  distingue dal  « realismo »?,  e  crede  che quella  autenticità  o  realismo debbano   pre-esistere   all’in­terno   della   dimensione   — psicologica,    sociale,    stori­ca  —  che  si  prende  in  esame  nel  lavoro  artistico?,  e in  che  misura  ritiene  che  u­na ideologia  possa  costituire metodo  di  ricerca? 

Pasolini, Dante e i poeti contemporanei - Inedito, 1965

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Pier Paolo Pasolini

Dante e i poeti contemporanei
Questionario

Inedito, 1965
In occasione dei 700 anni dalla nascita di Dante, Pasolini rilascia un’intervista radio la cui trascrizione è rimasta inedita fino al 1999 e poi finalmente è stata pubblicata nell’edizione Meridiani Mondadori dei Saggi sulla letteratura e sull’arte.
A Pasolini viene posto un questionario di 11 domande.

Il questionario:


1. L'età di Dante presenta i caratteri di una grande civiltà giunta al suo culmine e già volta al declino, o - se si preferisce - in via di trasformazione verso una nuova civiltà che di lì a poco si sarebbe configurata e precisata come umanesimo. Alcuni aspetti dell'epoca che noi viviamo - crisi della cultura «borghese» in senso tradizionale, e profilarsi di un nuovo umanesimo - sembrano indicare che un fenomeno analogo si stia producendo nel nostro secolo. Quale è la sua opinione in proposito? Le rivolgiamo questa e le successive domande, facendo appello, naturalmente, alla sua personale e viva esperienza di poeta.

Pasolini, "UN ARTICOLO SU «L’ESPRESSO»" del 7 febbraio 1965

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




"UN ARTICOLO SU «L’ESPRESSO»"

7 febbraio 1965

   Si era fatto nel n. 3 di quest’anno dell’«Espresso» un buon riassunto della mia conferenza sulle «Nuove questioni linguistiche» (pubblicata in «Rinascita» del 26 dicembre 1964): ora, nel n. 4 introducendo i due interventi di Moravia e di Eco, l’articolista pare avere dimenticato tutto quello che aveva diligentemente riassunto. Mi basta citare la terza riga in cui egli mettendo tra virgolette una frase sua, e facendola così passare per mia, mi fa annunciare con solennità che «è nata la nuova lingua italiana, quella della borghesia tecnologica».