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domenica 20 giugno 2021

Passione di Pasolini - di Gabriella Sica

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro


Opera di  Fabio Pop Gismondi.

Passione di Pasolini è una poesia scritta da Gabriella Sica il 17 dicembre 2005 per il trentennale della morte di Pasolini - oggi la troviamo nel suo libro "Le lacrime delle cose" (Moretti&Vitali, 2009). 


Passione di Pasolini
di Gabriella Sica

Perché la battaglia è sempre la stessa
dopo trent’anni d’ansia,
come i frassini fragili su un campo
e inermi tra gli alberi-erinni
i poeti, eretico poeta di verdi campagne
tra una verzura e un usignolo

Pasolini e le ultime illusioni - Di Franco Fortini

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




Pasolini e le ultime illusioni
Di Franco Fortini

Questi dialoghi con i lettori sono soprattutto dialoghi con dei comunisti, anzi con il comunismo italiano. C’è spesso, del Pasolini migliore, non solo l’ininterrotto calore della mente, la volontà di capire e di essere capito, e quella pazienza pedagogica che Zanzotto ha così bene messo in evidenza; c’è anche — e anche questo fa parte del Pasolini migliore — una volontà di essere accettato, di avere un pubblico visibile. Sono di quelli cui ha dato e continua a dar noia la mitografia editoriale su Pasolini; di quelli che preferiscono inoltrarsi odiosi, incomprensivi, ingiusti — ché tale sono stato con Pasolini vivo — piuttosto che spartire una qualità di ammirazione e di liturgia repellente, in particolare quella votata alla memoria necrofila dell’assassinato. Essa mi pare non troppo diversa dalla diffamazione a bassa voce che della sua poesia va diffondendosi ad opera di quelli cui egli aveva, da vivo, data troppa ombra. Eppure m’è difficile resistere alla simpatia per queste pagine: ricchissime non solo di ‘chiavi’ per le più complesse opere del loro autore ma soprattutto per due costanti, fra loro congiunte, quella del rapporto fra socialismo e cristianesimo e quella della riflessione sul linguaggio. Quest’ultima (mi fa notare la sensibilità, anche professionale, di Pier Vincenzo Mengaldo) è qui al centro di alcuni dei passi migliori: l’intelligenza poetica di Pasolini gli fa intendere che per lui, ossia per la sua opera, i temi e gli interrogativi del linguaggio traspongono proprio quelli, etici e politici, dell”umile Italia’ cattolica e della ‘speranza’ comunista. Avverti qui quasi tutti i nessi dolorosi e vitali di una fase di liquidazione, ossia di una ancora forte capacità poetica che sta però lasciando la pagina lirica per l’avventura cinematografica.