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martedì 30 aprile 2013

1974 IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro



Ogni racconto delle Mille e una notte comincia con una “apparizione” del destino, che si manifesta attraverso un’anomalia. Ora, non c’è un’anomalia che non ne produca un’altra. E così nasce una catena di anomalie. Più tale catena è logica, serrata, essenziale, più il racconto delle Mille e una notte è bello (cioè vitale, esaltante). La catena delle anomalie tende sempre a ritornare alla normalità. La fine di ogni racconto delle Mille e una notte consiste in una “disparizione” del destino, che si insacca nella felice sonnolenza della vita quotidiana. Ciò che mi ha ispirato dunque nel film è vedere il Destino alacremente all’opera, intento a sfasare la realtà: non verso il surrealismo e la magia, ma verso l’irragionevolezza rivelatrice della vita, che solo se esaminata come “sogno” o “visione” appare come significativa. Ho fatto perciò un film realistico, pieno di polvere e di facce povere. Ma ho fatto anche un film visionario, in cui i personaggi sono “rapiti” e costretti a un’ansia conoscitiva involontaria, il cui oggetto sono gli avvenimenti che gli accadono...
P.P. Pasolini, in IL TEMPO, 28 aprile 1974

1974 IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE

Regia di Pier Paolo Pasolini (aiuto regia: Umberto Angelucci)
Produzione: Alberto Grimaldi - PEA (Roma) / Les Productions Artistes Associés (Paris)
Distribuzione: United Artists Europa
Soggetto
: «Alf Laylah wa-Laylah» [Le mille e una notte]
Sceneggiatura
: Pier Paolo Pasolini, Dacia Maraini
Fotografia
: Giuseppe Ruzzolini
Musica
: a cura di Ennio Morricone

Fra gli interpreti
: Ninetto Davoli, Margareth Clementi

PRIMA PROIEZIONE
:
20 maggio 1974: Festival di Cannes. Versione di 155 minuti, poi ridotta da Pasolini alla durata attuale
20 giugno 1975: Milano, Cinema Capitol. Anteprima nazionale di beneficienza

USCITA NELLE SALE
:
22 agosto 1974: Roma, Cinema Barberin, Holyday, Palazzo

STORIA
:
Film girato dal 2 marzo al 3 maggio 1973 nei teatri di poa degli Stabilimenti Labaro Film (Roma). Esterni: Yemen del Nord e del Sud, Persia (Isfahan, moschea di Mesjed-esh-Shah); Katmandu (Nepal); Asmara (Etiopia); Nuova Delhi, Benares (India).

TRAMA
:
Il fiore delle Mille e una notte è una sorta di affresco di un mondo passato e presente - quel Terzo Mondo dal quale il regista si sentiva particolarmente affascinato e attratto - attraversato da un grande senso di serenità e di sensualità. Pasolini mette in scena il suo sogno, la sua idealizzazione e mitizzazione del Terzo Mondo: il sesso viene liberato dagli aspetti legati al possesso, alla prevaricazione, al predominio. La libertà sessuale si concretizza nell’autenticità e nella purezza dei sentimenti, così che il sesso si manifesti come dono reciproco, nella sua innocenza e delicatezza, mai morboso né osceno.

BIBLIOGRAFIA
:
- P.P. Pasolini, Il fiore delle Mille e una notte, in Trilogia della vita. Il Decameron - I racconti di Canterbury - Il fiore delle Mille e una notte. A cura di Giorgio Gattei, s.l., Cappelli, 1975 (ottobre). Sceneggiatura completa.


Curatore, Bruno Esposito

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1970 OSTIA

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





1970 OSTIA


Regia di Sergio Citti

Produzione: Alvaro Mancori A.M. Chrétien

Distribuzione: Alvaro Mancori A.M. Chrétien

Soggetto: Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti

Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti

Fotografia: Mario Mancini

Musica: Franco De Masi

Fra gli interpreti: Laurent Terzieff, Franco Citti, Ninetto Davoli

TRAMA:
Figli di padre anarchico, morto ubriaco per mano loro, e di madre cattolica credente, finita in manicomio (conseguenza di un incesto col proprio padre che le tolse l’innocenza lasciandole l’incoscienza), Rabbino e Bandiera, omosessuali inconsapevoli, accolgono nella loro catapecchia di Ostia una pupa di periferia. Sarà lei l’involontaria causa di un fratricidio.

BIBLIOGRAFIA:
- Sergio Citti, Ostia, Milano, Garzanti, 1970 (27 maggio). Sceneggiatura completa.

Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
Filmografia completa
EDIZIONI DELL’ARENGARIO




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Curatore, Bruno Esposito

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1973 STORIE SCELLERATE

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




1973 STORIE SCELLERATE

Regia di Sergio Citti

Produzione:Alberto grimaldi P.E.A. (Roma) - Les productios Artistes Associés (Paris)

Distribuzione: United Artists Europa

Soggetto e sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti

Fotografia: Tonino Delli Colli

Musica: Francesco De Masi


Fra gli interpreti: Franco Citti, Ninetto Davoli

TRAMA:
Sono 4 storie raccontate da Mammone e Bernardino, condannati a morte nella Roma papalina per aver derubato e ferito a morte un mercante. Desunta da Matteo Bandello, la 1ª narra del duca di Ronciglione e di Nicolino che scoprono di essere stati cornificati dai ragazzetti e dal parroco del villaggio. La 2ª dice di due pecorai, uno dei quali seduce la moglie dell’altro che si vendica. La 3ª mette in scena un prete gaudente e il suo servo che per avidità l’uccide. La 4ª è presa da un fatto di cronaca: un giovane che ha sedotto una donna sposata è pugnalato dal marito e dall’amante di lei. L’epilogo illumina il senso di tutto il film: i quattro finiscono davanti a un padreterno contadino che condanna i primi tre per ipocrisia e assolve il giovane incapace di nascondere il rimpianto per le gioie della vita.


Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
Filmografia completa
EDIZIONI DELL’ARENGARIO



Curatore, Bruno Esposito

Collaborano alla creazione di queste pagine corsare:

Carlo Picca
Mario Pozzi
Alessandro Barbato
Maria Vittoria Chiarelli
Giovanna Caterina Salice
Simona Zecchi

1970 APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




1970 APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA


Regia di Pier Paolo Pasolini
Produzione: Gian Vittorio Baldi per IDI Cinematografica
Distribuzione: DAE
Commento e montaggio: Pier Paolo Pasolini
Voce: Pier Paolo Pasolini
Fotografia: Giorgio Pelloni
Musica: Gato Barbieri

PRIMA PROIEZIONE:
16 aprile 1970: Cannes, MIDEM. Viene presentato solo un montaggio parziale
1 settembre 1973: Venezia, Giornale del Cinema Italiano. Proiezione completa.

USCITA NELLE SALE:
29 novembre 1975: Milano, Rubino d’Essai

STORIA
Documentario girato in due diversi periodi. Una prima parte nel dicembre 1968 e un secoda nel febbraio 1969, negli esterni del Lago Vitoria e Kampala Uganda), Dar Es-Salaam, Dodoma Kigoma, (Lago Tanganica, Tanzania). Interni nel Folkstudio di Roma. Documentario scaturito dal viaggio in Uganda e Tanzania-Tanganica in vista del progetto di trasposizione dell’Orestiade di Eschilo nell’Africa di oggi. Lo completano alcuni cinegiornali della guerra in Biafra (1967/69). Successivamente viene ripreso il dibattito/confronto tra Pasolini ed alcuni studenti africani dell’Università “La Sapienza” di Roma sull’idea stessa di ambientazione per la tragedia eschilea e sui risvolti delle vicende africane post-coloniali. A questo materiale è aggiunta una jazz session eseguita da Yvonne Murray e Archie Savage al FolkStudio di Roma.

TRAMA:
“Questo è un progetto che non ho mai abbandonato del tutto. Anzi, credo proprio di tenerci molto. In quale forma poi lo realizzerò ancora non lo so bene. […] Quel film dovevo girarlo in diversi paesi del Terzo Mondo […] Era quindi una sorta di documentario, di saggio. Non lo potevo concepire che in questa forma. Ma allora a chi lo avrei destinato, se non alle poche élites politicizzate che si interessano ai problemi del Terzo Mondo? Per estendere questo pubblico prevedibile, avrei dovuto fare un film ‘giornalistico’. È difficile trattare un argomento del genere in tutta tranquillità, sia sul piano ideologico che politico. Penso che ai marxisti ufficiali certe verità non sarebbero state del tutto gradite. Anche i contestatori a loro volta vi avrebbero trovato materia di controversia” (P.P. Pasolini, in Jean Duflot, Pier Paolo Pasolini. Il sogno del centauro, Roma, 1983).
“[…] è uno dei più belli di Pasolini. Mai convenzionale, mai pittoresco, il documentario ci mostra un’Africa autentica, per niente esotica e perciò tanto più misteriosa del mistero proprio dell’esistenza, coi suoi vasti paesaggi da preistoria, i suoi miseri villaggi abitati da un’umanità contadina e primitiva, le sue due o tre città modernissime già industriali e proletarie. Pasolini ‘sente’ l’Africa nera con la stessa simpatia poetica e originale con la quale a suo tempo ha sentito le borgate e il sottoproletariato romano” (Alberto Moravia).

BIBLIOGRAFIA:
- P.P. Pasolini, Appunti per un’Orestiade africana, Quaderni del Centro Culturale di Copparo, 1983; pp. 23-60. A cura di A. Costa. Soggetto, con il titolo L’Atena bianca.
- P.P. Pasolini, Appunti per un’Orestiade africana, Bologna, Cineteca di Bologna, 2008

Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
Filmografia completa
EDIZIONI DELL’ARENGARIO





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