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martedì 12 marzo 2013

1960 IL CARRO ARMATO DELL’8 SETTEMBRE

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





1960 
IL CARRO ARMATO DELL’8 SETTEMBRE


Regia di Gianni Puccini
Produzione: Napoleon Film
Distribuzione: Euro International Films
Soggetto: Tonino Guerra, Elio Petri, Rodolfo Sonego, Gianni Puccini
Sceneggiatura: Bruno Baratti, Elio Bartolini, Goffredo Parise, Pier Paolo Pasolini, Giulio Questi
Fotografia: Silvano Ippoliti
Musica: Armando Trovajoli
Fra gli interpreti: Jean-Marc Bory, Catherine Spaak, Romolo Valli

TRAMA:
Un carro armato italiano, in perlustrazione lungo la costa tirrenica, viene sorpreso dagli avvenimenti dell’8 settembre. Dei quattro componenti l’equipaggio soltanto il caporale Carlo Pollini, giovane contadino dall’anima semplice e dai solidi principi, resta al suo posto, deciso a riportare il mezzo corazzato in caserma. Nell’attuare il suo proposito Pollini diviene protagonista di una serie di avventure ora comiche, ora sentimentali, ora drammatiche. Prima si offre di aiutare alcune ragazze la cui auto è in avaria, scoprendo poi che le occupanti sono alcune prostitute, poi incontra una passionale vedova di guerra, assiste al suicidio del colonnello comandante della caserma e infine ha un’avventura sentimentale con un’adolescente. Giunto a casa, il buon caporale vorrebbe trasformare il carro armato in trattore, ma arrivano i tedeschi e il vecchio arnese di guerra servirà per ingaggiare un’ultima battaglia.


Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
Filmografia completa
EDIZIONI DELL’ARENGARIO





Curatore, Bruno Esposito

Collaborano alla creazione di queste pagine corsare:

Carlo Picca
Mario Pozzi
Alessandro Barbato
Maria Vittoria Chiarelli
Giovanna Caterina Salice
Simona Zecchi

1960 LA LUNGA NOTTE DEL ’43

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




‎1960 
LA LUNGA NOTTE DEL ’43


Regia di Florestano Vancini
Produzione: Ajace Film - Euro International Films
Distribuzione: Euro International Films
Soggetto: Giorgio Bassani dal suo racconto «Una notte del ‘43», tratto da «Cinque storie ferraresi»
Sceneggiatura: Ennio De Concini, Pier Paolo Pasolini, Florestano Vancini
Fotografia: Carlo Di Palma
Musica: Carlo Rustichelli
Fra gli interpreti: Enrico Maria Salerno, Gino Cervi, Raffaella Carrà

TRAMA:
Nell’autunno del 1943 i fascisti di Ferrara hanno riorganizzato il partito. L’ufficio di federale è tenuto dal console Bolognesi, uomo di idee moderate, cui è avverso Carlo Aretusi, fautore dell’azione violenta. Un altro fascista della prima ora, il farmacista Pino Barilari, che ha le gambe paralizzate, vive isolato in casa sua. La farmacia è gestita dalla moglie Anna, che avendo ritrovato Franco Villani, l’uomo da lei amato in passato, ne diviene l’amante. Intanto Aretusi, fa assassinare Bolognesi da un sicario. L’assassinio viene attribuito agli antifascisti: calano a Ferrara le brigate nere, che sotto la guida di Aretusi fucilano undici persone. La strage avviene innanzi alla casa di Pino Barilari, che vi assiste dalla sua finestra. Anche Anna è stata testimone dell’eccidio: il padre di Franco è tra le vittime. Franco abbandona l’amante e fugge in Svizzera; Anna lascia per sempre la città; Pino muore dopo qualche tempo. Nell’estate del 1960 Franco torna a Ferrara dalla Svizzera, dove ha fatto fortuna e s’è sposato: egli incontra Aretusi che si congratula con lui. I due si stringono cordialmente la mano.

Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
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Curatore, Bruno Esposito

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1960 IL BELL’ANTONIO

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





1960 
IL BELL’ANTONIO


Regia di Mauro Bolognini
Produzione: Cino Del Duca - Arco Film (Roma) - Lyre Films (Paris)
Distribuzione: Cino Del Duca
Soggetto: dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati
Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, Gino Visentini, Mauro Bolognini
Fotografia: Armando Nannuzzi
Musica: Piero Piccioni
Fra gli interpreti: Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Tomas Milian

TRAMA:
Antonio Magnano, cui vengono attribuite numerose avventure sentimentali, dopo anni di permanenza a Roma ritorna alla nativa Catania, dove il padre Alfio gli ha trovato una sposa, Barbara Puglisi. Uniformandosi al volere paterno, Antonio sposa Barbara; ma trascorso un anno, il padre di Barbara dà ad Alfio la notizia che il matrimonio verrà sciolto per le condizioni fisiche del marito. Così avviene, e mentre Barbara sposa il duca di Bronte, uomo anziano, ma ricco; Alfio “per riscattare l’onore della famiglia” riprende a frequentare una casa di appuntamenti e poco dopo muore. La vedova ben presto si consola; la giovane servetta di casa sta per diventare madre e la paternità del nascituro viene attribuita ad Anpi Antonio Tramontanoo.

BIBLIOGRAFIA:
- Vitaliano Brancati, Il bell’Antonio, Milano, Bompiani, 1949. Romanzo.



Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
Libri fotografie giornali manifesti
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Curatore, Bruno Esposito

Collaborano alla creazione di queste pagine corsare:

Carlo Picca
Mario Pozzi
Alessandro Barbato
Maria Vittoria Chiarelli
Giovanna Caterina Salice
Simona Zecchi.

1960 LA DOLCE VITA

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro





1960 LA DOLCE VITA



Regia di Federico Fellini
Produzione: Riama Film (Roma), Pathé Consortium Cinéma (Parigi)
Distribuzione: Cineriz
Soggetto: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli
Sceneggiatura: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, Brunello Rondi, Pier Paolo Pasolini (non accreditato: scene LVIII, LIX, LX, LXXIX, LXXXVI)
Fotografia: Otello Martelli
Musica: Nino Rota
Fra gli interpreti: Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Adriano Celentano, Leonida Repaci, Annibale Ninchi, Nadia Gray, Laura Betti, 
Monica Francavilla Pasut

TRAMA:
Personaggio centrale è il giornalista Marcello Rubini, testimone e complice di un mondo caotico e volgare, cinico, privo di valori e soprattutto minato da un’insopportabile noia di vivere. Il film si apre con l’immagine di un Cristo di gesso trasportato in elicottero nel cielo di Roma e si chiude a Fregene, davanti al mare, dove i pescatori hanno portato a riva un pesce mostruoso e dove una ragazza, giovane e dagli occhi innocenti (simbolo di quella grazia che gli uomini persi nei loro piccoli e grandi fallimenti non sanno più vedere), tenta invano di parlare con il protagonista, che non la riconosce e non riesce a sentire le sue parole. In mezzo, tanti episodi a volte tragici e a volte grotteschi: i paparazzi di Via Veneto e le cittadine di provincia dove accadono miracoli, le orge notturne nelle ville dei nuovi ricchi e le serate intellettuali che si concludono in drammatici suicidi. L’intento è di mettere in scena la disperata impotenza di una civiltà ormai allo sbando e di tanti individui incapaci di vivere sentimenti autentici.

BIBLIOGRAFIA:
- Federico Fellini, La dolce vita di Federico Fellini. A cura di Tullio Kezich, s.l., Cappelli, 1959 (20 dicembre). Sceneggiatura completa.


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Curatore, Bruno Esposito

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1959 LA NOTTE BRAVA

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




1959 LA NOTTE BRAVA


Regia di Mauro Bolognini
Produzione: Ajace Film (Roma) - Franco London il (Paris)
Distribuzione: Euro International Films
Soggetto: Pier Paolo Pasolini
Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini
Collaborazione dialoghi: Jacques-Laurent Bost
Fotografia: Armando Nannuzzi
Musica: Piero Piccioni
Fra gli interpreti: Laurent Terzieff, Rosanna Schiaffino, Antonella Lualdi, Franco Interlenghi, Tomas Milian

TRAMA:
Scintillone e Ruggeretto, due giovani disoccupati, dopo aver intascato i proventi di un furto con l’aiuto di un accolito, Bella-bella, e due ragazze che fanno la vita, si accorgono di essere stati a loro volta derubati proprio da queste ultime. Dopo aver cercato inutilmente di rintracciarle, tentano di rubare una macchina fotografica da una lussuosa automobile, ma si scontrano col proprietario, il giovane e ricco Achille, e due suoi amici. Dopo una violenta rissa, i sei giovani si riconciliano e si recano tutti nel lussuoso appartamento di Achille. Dopo aver girato per la casa, Bella-Bella ruba 200.000 lire e scappa coi due amici. La divisione del bottino provoca una violenta zuffa e il denaro resta alla fine a Scintillone, che per goderselo si reca con Rossana, altra ragazza di facili costumi, in un locale notturno. Ruggeretto, che si è messo alla ricerca dei due, giunge appena in tempo per vedere l’amico arrestato e portato via dai poliziotti. Ruggeretto s’accompagna a Rossana: i due passano da un ritrovo all’altro, spendendo tutta la somma rubata. All’alba Ruggeretto, dopo aver riaccompagnato Rossana, ritorna a casa: frugandosi nelle tasche trova le ultime mille lire, che nauseato getta via.

BIBLIOGRAFIA:
- P.P. Pasolini, La notte brava, in FILMCRITICA, Roma, 22 dicembre 1959. Sceneggiatura.
- P.P. Pasolini, La notte brava, in P.P. Pasolini, Alì dagli occhi azzurri, Milano, Garzanti, 1965; pp. 150 - 236.


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1959 MORTE DI UN AMICO

"Le pagine corsare " 
dedicate a Pier Paolo Pasolini

Eretico e Corsaro




‎1959 
MORTE DI UN AMICO

Regia di Franco Rossi
Produzione: Universalcine
Distribuzione: Warner Bros
Soggetto: Giuseppe Berto, Oreste Biancoli, Pier Paolo Pasolini, Franco Riganti
Sceneggiatura
: Ugo Guerra, Franco Riganti, Franco Rossi
Fotografia
: Toni Secchi
Musica
: Mario Nascimbene
Fra gli interpreti
: Gianni Garko, Didi Perego

TRAMA
:
Bruno e Aldo sono vecchi amici. Bruno convive e si fa mantenere da Franca, che fa la vita. Aldo vive con un fratellino, una sorellina e la mamma. L’affetto profondo per i familiari non basta a correggerlo. Anche lui si lega a una prostituta, Lea, amica di Franca. Successivamente Franca, incinta, viene lasciata da Bruno e tornata al suo paese dove muore. Aldo ne rimane profondamente colpito e decide di troncare la sua relazione con Lea. Incontra così la giovane Adriana, buona e semplice, e se ne innamora. in questo nuovo stato d’animo Aldo accetta un modesto lavoro, che finora aveva rifiutato. Un giorno Bruno gli propone di tentare una rapina, e Aldo rifiuta. Accade però che Lea, furiosa per essere stata abbandonata, gli fa una scenata richiamando l’attenzione degli abitanti del quartiere. L’idea che Adriana e la madre vengano a conoscenza di questa sua relazione spinge Aldo a lasciare la casa e a riparare da Bruno, al quale si associa nel colpo progettato. Il colpo riesce ma Aldo viene ferito e muore dopo la fuga. Bruno si consegna alla polizia.


Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
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Curatore, Bruno Esposito

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1960 IL GOBBO, Pasolini attore

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1960

IL GOBBO

Regia di Carlo Lizzani
Produzione: Dino De Laurentiis Cin. Distr. (Roma) - Orsay Film (Paris)
Distribuzione: Dino De Laurentiis Cin. Distr.
Soggetto: Tommaso Chiaretti, Elio Petri, Luciano Vincenzoni
Sceneggiatura: Vittoriano Petrilli, Ugo PIrro, Mario Socrate, Carlo Lizzani
Fotografia: Aldo Tonti e Leonida Barboni
Musica: Piero Piccioni

Fra gli interpreti: Gérard Blain, Anna Maria Ferrero, Nino Castelnuovo, Enzo Cerusico, Pier Paolo Pasolini (Leandro ‘er Monco)

TRAMA
Il film si ispira alla vera storia di Giuseppe Albano (nel film Alvaro Josè Cosenza), detto il “Gobbo del Quarticciolo”, un giovane partigiano immigrato del sud che nella Roma occupata dai tedeschi prende le armi contro di loro e successivamente, dopo la liberazione e dopo varie peripezie che gli costeranno la fama di pericoloso bandito, morirà assieme a Nina (Anna Maria Ferrero) in uno scontro a fuoco con i carabinieri. Il suo principale nemico è Moretti (Ivo Garrani) un commissario fascista, ma questi è anche il padre della donna che egli ama e che lo seguirà nella fuga finale e nel tragico epilogo del film.

BIBLIOGRAFIA:
- Carlo Lizzani, Il gobbo, Caltanisetta - Roma, Salvatore Sciascia Editore, 1960 (novembre). Sceneggiatura completa.

- P.P. Pasolini, Nei panni di un ragazzo di vita, in Carlo Lizzani, Il gobbo, Caltanisetta - Roma, Salvatore Sciascia Editore, 1960 (novembre); pp. 31-33.


Fonte:
L’ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO
IL CINEMA DI PIER PAOLO PASOLINI
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Di seguito alcuni ritagli di articoli e immagini, tratti dall' Unità

1 luglio 1960

2 agosto 1960


14 settembre 1960

30 novembre 1960




Curatore, Bruno Esposito

Collaborano alla creazione di queste pagine corsare:

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